giovedì 15 novembre 2012

Salt house

























Luogo: St. Laurence Bay, Essex, Gran Bretagna

Architetto: Alison Books

Anno di realizzazione: 2005

Sulla costa britannica, un ambiente un tempo assai più industriale di adesso, Brooks ha realizzato una versione moderna dell’architettura tradizionale. Salt House (2005) a St. Laurence Bay sulla costa dell’Essex, è una casa di 350 m2 ad atrio, dalle forme moderne, rivestita in legno, con la copertura in lastre in pietra nera. Situata al termine di una sequenza di vecchi cottage bianchi in legno con “bow windows” (originariamente case di pescatori di ostriche), presenta come le altre un padiglione a un piano sul lato sud, un alloggio per gli ospiti che definisce il cortile di accesso. La casa vuol essere allo stesso tempo una trasformazione della locale tipologia vernacolare e un prototipo per la costruzione in piane alluvionali.
In Gran Bretagna le case al mare sono spesso abbastanza austere. La ricerca per il progetto di Salt House si rifà alle case di vacanza costruite negli anni ‘60 lungo la costa del nord America, in un clima di ottimismo e prosperità. Ha rappresentato una svolta l’idea di addossare un portico alla facciata, elemento tipico delle case americane (e indiane).
“Gli spazi semi-pubblici favoriscono gli incontri, e rispondono alla necessità di socializzare” afferma la Brooks. Al piano terra il pavimento rivestito in legno prosegue esternamente a nord e a sud in terrazze digradanti, creando così un unico ambiente.
La divisione orizzontale in due piani è interrotta dall’inserimento di un lucernario centrale che connette gli spazi interni e apre la casa in verticale verso il cielo. La geometria delle linee di facciata si ispira a quella dei “bow windows” tipici della zona. Le pieghe della superficie esterna creano ampie forme e armoniche transizioni spaziali tra gli ambienti, scomponendo la pelle bidimensionale e sottile che separa l’interno dall’esterno. Ai proprietari è piaciuto molto lo spazio aperto, senza colonne, l’organicità della pianta e la possibilità di accedere da ogni stanza a una terrazza.
Con ogni progetto la Brooks cerca di esplorare nuove soluzioni ma
elementi simili tendono a riemergere. Salt House gioca con le superfici piegando, inclinando, alzando e sviluppando diverse soluzioni compositive per il piano superiore tramite il collasso delle geometrie delle superfici. A rischio di conferire a Salt House l’aspetto troppo preciso e pulito di un plastico, il processo progettuale ricerca la forma pura e perfetta di un cristallo di sale.

Tratto da: http://www.alisonbrooksarchitects.com/ 

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