Luogo: Póvoa de Varzim, Portogallo
Architetto: Dioniso Lab, José Cadilhe e Emanuel Fontoura
Anno di realizzazione: 2010
House 77 si incunea nel fitto e variegato tessuto del centro storico coniugando suggestioni di memoria locale a semplici, felici invenzioni sulle superfici e negli interni.
Simili a geroglifici,
le "siglas poveiras " dell’antico linguaggio di segni tramandato nei
secoli dalle famiglie di Póvoa de Varzim, città sull’Atlantico nel nord
del Portogallo, sono incise nei pannelli in acciaio inossidabile che, in
forma di sipari, chiudono la facciata di House 77. E come un’incisione,
l’abitazione si inserisce nella fitta maglia del Barrio Norte, il
quartiere più antico e dall’urbanizzazione più densa. Completata in
ottobre 2010, la casa diventa per gli architetti di Dioniso Lab, José
Cadilhe ed Emanuel Fontoura, occasione per ridestare l’attenzione sulla
memoria della città e immergersi nella ridda di colori e materiali che
contraddistingue il serrato fronte di abitazioni. Costretto dal lotto
ridotto e allungato, il volume si sviluppa in verticale in tre livelli
‘chiusi’ da ampie vetrate a est e a ovest, con le aree comuni disposte
nei piani inferiori, e in alto quelle private. Proprio la necessità di
proteggere l’intimità dell’abitare, oltre che di bilanciare la quantità
di luce e calore, ha portato alle diverse soluzioni che dinamizzano,
caratterizzandoli, i due fronti. Sulla strada, rivolta a est, la
residenza trova la propria spiccata identità nelle persiane perforate e a
tutta altezza, chiudibili in parte o completamente, mentre a ovest, nel
fronte posteriore affacciato sul fitto costruito circostante e su una
piccola corte interna, le superfici vetrate sono schermate con veneziane
in alluminio. In entrambi i lati, dall’esterno si percepisce la
presenza della scala, fulcro dello spazio interno a cui dà continuità e
connessione.
Tratto da: http://www.ottagono.com
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