martedì 13 novembre 2012

House 77










Luogo: Póvoa de Varzim, Portogallo

Architetto: Dioniso Lab, José Cadilhe e Emanuel Fontoura

Anno di realizzazione: 2010
  
House 77 si incunea nel fitto e variegato tessuto del centro storico coniugando suggestioni di memoria locale a semplici, felici invenzioni sulle superfici e negli interni.
Simili a geroglifici, le "siglas poveiras " dell’antico linguaggio di segni tramandato nei secoli dalle famiglie di Póvoa de Varzim, città sull’Atlantico nel nord del Portogallo, sono incise nei pannelli in acciaio inossidabile che, in forma di sipari, chiudono la facciata di House 77. E come un’incisione, l’abitazione si inserisce nella fitta maglia del Barrio Norte, il quartiere più antico e dall’urbanizzazione più densa. Completata in ottobre 2010, la casa diventa per gli architetti di Dioniso Lab, José Cadilhe ed Emanuel Fontoura, occasione per ridestare l’attenzione sulla memoria della città e immergersi nella ridda di colori e materiali che contraddistingue il serrato fronte di abitazioni. Costretto dal lotto ridotto e allungato, il volume si sviluppa in verticale in tre livelli ‘chiusi’ da ampie vetrate a est e a ovest, con le aree comuni disposte nei piani inferiori, e in alto quelle private. Proprio la necessità di proteggere l’intimità dell’abitare, oltre che di bilanciare la quantità di luce e calore, ha portato alle diverse soluzioni che dinamizzano, caratterizzandoli, i due fronti. Sulla strada, rivolta a est, la residenza trova la propria spiccata identità nelle persiane perforate e a tutta altezza, chiudibili in parte o completamente, mentre a ovest, nel fronte posteriore affacciato sul fitto costruito circostante e su una piccola corte interna, le superfici vetrate sono schermate con veneziane in alluminio. In entrambi i lati, dall’esterno si percepisce la presenza della scala, fulcro dello spazio interno a cui dà continuità e connessione.

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